Alessandra Moretti presenta il libro - "La vita rivoluzionaria di una donna comune"

La vita rivoluzionaria di una donna comune -
Alessandra Moretti, avvocata prestata per passione alla politica, giovane vicesindaca di Vicenza, è salita sulla giostra della notorietà, non sempre a suo giovamento. L’hanno chiamata Ladylike, è stata il volto della campagna elettorale non vinta da Pier Luigi Bersani, ha preso 232.000 preferenze in terra leghista, è finita in prima pagina per un bacio estivo con un famoso giornalista, ha sfidato da sinistra il Veneto di Zaia – in una sonora, quanto annunciata sconfitta – ed è ripartita coraggiosamente verso traguardi politici importanti. Oggi siede nel Parlamento europeo, facendosi protagonista di importanti battaglie per dare voce e volto a chi spesso non può permettersi di scendere in piazza per la libertà: donne, migranti, giovani. Ma chi è Alessandra Moretti? E qual è la sua visione politica? Lo racconta in questo libro con passione e trasparenza, delineando il ritratto di una donna dalla vitalità trascinante, che riesce, anche se con fatica, a far convivere famiglia e impegno pubblico, scelte personali – un divorzio – e scelte politiche – una legge sul divorzio breve – due figli da accompagnare nella loro crescita e un partito alla cui evoluzione contribuire con energia e slancio, senza dimenticare l’importanza della propria identità personale e di una vita privata da custodire e reinventare ogni giorno. Questa è la storia di una determinazione tutta al femminile, fatta di pane e politica, di amore e disamore, una vita in prima linea: una storia comune e, proprio per questo, rivoluzionaria.
 
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E'un concetto anglosassone, è un concetto che significa semplicemente che una donna non deve mai rinunciare ad essere sé stessa che una donna che ha ruoli responsabilità non deve per forza assomigliare a un uomo perché nella cultura patriarcale sono gli uomini. La tua responsabilità e quindi Paradossalmente anche le donne che arrivano ai vertici devono assomigliare agli uomini e così è stato per tanto tempo per tantissimo tempo c'è stato questa forma di mortificazione, invece ci sono ad un certo punto le donne come Hillary Clinton a caso Cortez. Ma la stessa Anche la Merkel della quale descrivono i pantoni Merkel? No questi tailleur sempre uguali con questi colori pastello che lei fa del suo vestire un atto politico, perché vestirsi è un atto politico il Power dressing, cioè le donne iraniane oggi si tagliano i capelli se li sciolgono se li tengono no raccolti in segno di protesta attraverso oggi i giovani attraverso il loro abito il loro i loro colori danno dei messaggi politici e quindi io penso che quella era la mia rivendicazione Il fatto cioè che di non rinunciare alla femminilità perché le donne anche in politica hanno una marcia in più. Anche per quella cosa lì che è Guarda potere di mediazione capacità di ascolto mettersi nelle in ascolto delle ragioni dell'altro trovare dei negoziati, io sono convinta lo dico nel mio libro che se a capo del mondo ci fossero più donne, forse non ci sarebbero così tanti conflitti sono 170 i conflitti perché le modalità di relazione degli uomini sono molto più aggressive e violente rispetto alle modalità delle donne che cercano sempre di trovare comunque. congiunzione Donne donne e politica parliamo dell'Italia. Ecco io direi che qualche passo avanti è stato fatto. Se guardiamo la fotografia adesso diciamo abbiamo una presidente del consiglio che è donna la leader del partito di opposizione è lì Shane che è donna. Ecco che non sono lì perché donne ma sono lì perché evidentemente sono stato riconosciuto loro è il merito. Ecco da questo punto di vista di conoscere un certo modo Progresso passo avanti, nel senso che al di là delle quote Sono state inserite, per esempio nelle elezioni europee il discorso che della parità di genere quindi ci deve essere quindi sono stati fatti degli sforzi, adesso mi pare di capire che almeno da questa parte dell'emisfero occidentale, gli dico che tutto vada bene. Ma passi avanti non sono stati fatti. Sì, abbiamo fatto dei passi in avanti, nel senso che in termini di rappresentanza io Achille, vediamo che il Parlamento Europeo è guidato da una donna così come la Commissione Europea è guidata da una donna la leader del principale partito di opposizione è una donna e la presidente del consiglio una donna, però questo guardate non basta. Cioè è importante perché è un bel segnale, ma non significa sfondare il tetto di cristallo per tutte. Questo sta la differenza tra il femminile e il femminismo, cioè essere una leader donna femminista significa portare avanti tutte perché io sono arrivata io in termini di no Generali. 
 

 
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Non io ma io sono arrivata alla Se arrivando là, poi non faccio niente per far avanzare tutte le altre il mio ruolo il mio potere non sempre non serve, nel senso che è sprecato. Se invece arrivo ai vertici di qualsiasi azienda società o anche istituzione e promuovo con la mia presenza e le politiche di genere aiutare le donne ad avanzare e questo lo possiamo fare da assessore alla scuola lo possiamo fare da assessore al bilancio lo possiamo fare da sindache lo possiamo fare nei ruoli che noi abbiamo ma anche nella libera professione e anche nelle aziende quante donne per esempio che arrivano ai vertici delle aziende iniziano delle Policy femminili che aiutano tutte le donne a tenere in piedi, per esempio il difficile compito della gestione dei figli e del Progresso della carriera perché poi il tema è semplice sono i numeri che parlano se le donne lavorassero tanto quanto gli uomini il prodotto interno lordo A livello mondiale skizze di almeno 4 punti quindi non è solo una questione di giustizia sociale, è una questione anche economica perché il lavoro delle donne conta fa progredire no. E quindi da questo punto di vista vediamo però che le donne amministratrici delegate delle società partecipate, sono pochissime che le donne ai vertici delle aziende, sono ancora molto poche che le prime file dirigenziali sono sempre ricoperte dagli uomini e quindi c'è un problema i presidenti di tribunale o i presidenti dei degli Professionali dopo 100 anni l'università Statale di Milano ha una rettrice donna questa manager anche lui cominciava passo avanti, ma citando il titolo del libro che si chiama la vita rivoluzionaria di una donna Comune. Quindi la rivoluzione non è ancora finita. Siamo in piena rivoluzione del continuare ma le rivoluzioni devono continuare e io nel libro appunto dedico questo libro alle ragazze.
 

 

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